mercoledì 24 novembre 2010

"L'Emilia e la Romagna: terre di vini e confini"


La casa editrice CARLO CAMBI EDITORE presenta il libro "L'Emilia e la Romagna: terre di vini e confini", scritto da Andrea Zanfi e con le stupende foto di Giò Martorana.

Dal sito dell'editore:
L’Emilia e la Romagna: terre di vini e confini è il 9° volume della collana “Le grandi aziende vitivinicole d’Italia” di Andrea Zanfi edita della Carlo Cambi Editore (www.carlocambieditore.it).
Gli 8 volumi precedenti - I Supertuscans (1° e 2° edizione), Viaggio tra i grandi vini di Sicilia, Friuli. Terre, uomini, vino, Piemonte... la signora del vino, Le Marche... l’orto del vino, Il Veneto, noialtri e il vino, Lombardia. Il mosaico del vino, Toscana. Anima del vino (L'obbedienza alla terra) - nell’arco di quasi un decennio hanno ottenuto plausi e consensi di pubblico e di critica in Italia e a livello internazionale, con ripetute vittorie e riconoscimenti a prestigiosi concorsi quali Libri da Gustare (Salone del libro - Torino) e Gourmand World Cookbooks Awards (Barcellona, Stoccolma, Kuala Lumpur, Pechino, Londra, Parigi).
L’autore, supportato dallo staff della casa editrice, da diversi anni sta effettuando un lavoro attento e capillare, alla ricerca non solo della migliore produzione enologica della nostra penisola, ma soprattutto degli aspetti culturali che regolano i complessi comparti vitivinicoli delle regioni italiane, andando a sondare non solo il presente e il possibile futuro del settore, ma anche le scelte e le iniziative di tutti quei vignaioli che hanno saputo porsi all’attenzione del mercato nazionale ed internazionale.
L’Emilia e la Romagna: terre di vini e confini svela le aziende vitivinicole di una regione che ha richiesto un lavoro minuzioso di selezione di tutti quei vignaioli che poi nel libro sono stati raccontati attraverso pennellate narrative capaci di cogliere gli aspetti più veri e sinceri che li caratterizzano; insomma, non soltanto la mera visione di un’azienda e dei suoi prodotti, ma il racconto di un viaggio alla scoperta di un territorio e di chi vi sia “dietro” al vino e alla sua realizzazione.
Questa è una terra fertile e generosa - anche se contaminata da coltivazioni intensive e da allevamenti di mucche, maiali e polli in batteria - consacrata verso tutto ciò che riconduce ad autentici e genuini sapori. Terra di ospitalità antica, mai gratuita, ricca di gente schietta, semplice, di rado grossolana, anche se, ultimamente, un po’ troppo imborghesita. Una terra di personaggi famosi, musicisti, poeti, sognatori solitari, di matti e beati, di grandi ballerini e orchestrali, di belle e affascinanti donne, di motori, di ciclisti, marciatori e maratoneti, di lavoratori stoici e orgogliosi, di cooperative rosse e bianche; una terra strana che ha dato i natali prima a dei gerarchi e poi a sindacalisti e comunisti. È una terra ricca e solidale, che ho scoperto distaccata verso il forestiero, godereccia, laica e baciapile, geniale e conformista... Una terra di confine, posta fra il Nord e il Sud d’Italia, per conoscere la quale invito tutti a dedicarle il tempo necessario, in modo da poter scoprire il fascino di camminare sotto i portici delle sue città ducali, comprendendo, nella bella mostra delle sue vetrine e in quel vivere civile che caratterizza la quotidianità di questi emiliani o romagnoli, quale sia il significato vero di ciò che altri definiscono “qualità della vita”. (Dall’introduzione di Andrea Zanfi).
Dopo aver contattato un centinaio di aziende ed averne visitate circa novanta, 65 sono state quelle inserite nel libro da Zanfi, che si è messo in movimento per mesi con l’intento di addentrarsi nell’anima del mondo del vino emiliano-romagnolo e arrivare ad “una più complessa visione d’insieme del mondo del vino di questa regione che va ben oltre quello rappresentato, nell’immaginario collettivo, dell’Emilia come terra di Lambrusco o vini frizzanti e della Romagna come terra di Sangiovese e vini fermi”.
Un viaggio fatto di degustazioni, incontri e lunghe chiacchierate con i tanti contadini, imprenditori e ‘vignerons’, che Zanfi ha percorso insieme a Giò Martorana, già fedele compagno di viaggio nelle precedenti avventure in giro per l’Italia, la cui qualità delle immagini è ormai conosciuta e apprezzata dal pubblico e dagli esperti del settore.
Dopo anni di riflessioni, accumulate percorrendo in lungo e in largo l’Italia - dalla Sicilia al Friuli, dal Piemonte alle Marche, dal Veneto alla Lombardia, alla Toscana - e visitando direttamente circa un migliaio di aziende, l’autore continua dunque nel suo viaggio indagatore nel comparto vitivinicolo italiano attraverso le terre poliedriche (belle e complesse) dell’Emilia Romagna.
Da Piacenza, lungo la Via Emilia e per quasi 290 km più in giù, fino a Rimini, lungo tutto l’asse appenninico che delimita la regione a Sud e ad Ovest, ho visitato diverse terre da vino e, su tutte, ho trovato dei vignaioli ancora oggi in possesso di quello spirito pionieristico che caratterizzava un po’ tutta la viticoltura italiana negli anni Settanta, quando si incominciò a percepire il senso del nuovo e il reale valore di un rinascimento enologico che emetteva i suoi primi vagiti. (Dall’introduzione di Andrea Zanfi).
L’Emilia e la Romagna: terre di vini e confini è un corposo volume (30x30 cm.) che si presta a due distinte letture: una con cui è possibile scoprire l’anima del territorio vitivinicolo emiliano-romagnolo, descritto e interpretato dall’autore con metodologia inusuale e originale e con tocchi personali di grande vivacità e verità, l’altra, più “tecnica” dove l’appassionato potrà attingere informazioni complete sulla produzione, le fasi di vinificazione, le migliori annate dei vini selezionati e molto altro...
Un libro da leggere, da consultare, da tenere in biblioteca, ma anche semplicemente da sfogliare e da gustare con gli occhi; un nuovo ed importante tassello che consente a tutti i lettori, siano essi semplici appassionati o professionisti del mondo del vino, di avere una fotografia dettagliata del movimento enologico emiliano-romagnolo e dei suoi protagonisti.
Dopo l’introduzione dell’autore (Dove trovare, in terre di vini e confini, l’Italian lifestyle?) potrete trovare importanti contributi del prof. Mario Fregoni, Presidente Onorario dell’OIV e già Ordinario di Viticoltura all’Università Cattolica di Piacenza (Emilia Romagna: una viticoltura dell’Etruria settentrionale), dell’agronomo e giornalista vitienologico Matteo Marenghi (Prospettive dell'enologia emiliano-romagnola nel commercio italiano e internazionale del vino. Nuovi scenari impongono nuove strategie?) e di Andrea Dal Cero, giornalista e condirettore del mensile La Madia Travelfood (Dal Grande Fiume all'Adriatico, dalla pianura all’Appennino: una storia di diversità che si confrontano soprattutto a tavola). Un paragrafo è stato poi riservato ad alcuni famosi personaggi emiliano-romagnoli (Valerio Massimo Manfredi, Pupi Avati, Francesco Guccini, Tonino Guerra, Raoul Casadei, Carlo Lucarelli) che hanno voluto tracciare brevemente il loro rapporto con il vino della propria regione.
La “galleria” dei ritratti di vignaioli emiliano-romagnoli è formata da 65 produttori.
Buona lettura a tutti.

martedì 16 novembre 2010

IN USCITA CADISOPRA 2008, FINALMENTE!


Contestualmente ad Enologica presenteremo finalmente il CADISOPRA, la nostra selezione di Sangiovese.
Dopo le prime annate di studio e di prove con l'annata 2008 abbiamo deciso di esordire con il nostro vino più rappresentativo, un Sangiovese in purezza proveniente dalle zone più vocate dei nostri vigneti, frutto di un'accurata selezione delle uve e di una vinificazione attenta a preservare la qualità della materia prima di partenza.
Vi aspettiamo quindi ad Enologica per assaggiarlo insieme alle nuove annate di Crepe e Remel.

lunedì 4 ottobre 2010

VENDEMMIA 2010: LAVORI IN CORSO


Ci siamo ancora, nonostante il lungo periodo di silenzio, ci siamo e non ci siamo mai fermati.
Quest'anno c'è stato tanto da fare in vigna, perchè l'andamento climatico non proprio favorevole ci ha costretto agli straordinari per mantenere le viti ed i grappoli in condizioni sanitarie ottimali.
La vendemmia si è presentata subito in netto ritardo rispetto l'anno scorso, con lo Chardonnay che è stato vendemmiato a fine agosto, rispetto a circa il 10 agosto dello scorso anno.
Poi è stato il turno del Merlot, che quest'anno ha avuto una produzione molto bassa e di conseguenza una maturità ottimale.
Nell'ultima decade di settembre è iniziata la vendemmia del Sangiovese che si dovrebbe concludere la prossima settimana.
Nonostante le voci più disparate, (chi dice bene, chi dice male, chi dice così così), le uve finora raccolte ci rendono ottimisti, bucce consistenti, zuccheri ottimali e buone anche le acidità.
Vedremo coi mesi come evolveranno i vini 2010!
Intanto è iniziata la commercializzazione delle nuove annate di Crepe 2009 e Remel 2008, ancora un po' di pazienza invece per l'uscita del nostro nuovo vino....

mercoledì 7 luglio 2010

ESTATE 2010

Mentre i lavori in vigna non sembrano darci tregua (la abbondanti piogge hanno reso le piante un tantino esuberanti), vi segnalo anche alcuni eventi che ci vedranno impegnati quest'estate.
Partiamo già da questo venerdì ( 9 luglio), quando si svolgerà il Firenzuola Wine Experience in collaborazione con La Bottega dei Portici di Palazzuolo sul Senio.
Parteciperanno oltre 55 cantine, il costo è di 35,00 euro (compreso un ricco buffet). E' obbligatoria la prenotazione, inizio ore 21.
Si prosegue il 24 luglio con la partecipazione al 3° Savignano Wine Festival .
Il 19 agosto invece assieme agli amici Paolo Francesconi e Fattoria Zerbina saremo protagonisti di una serata del calendario cinemadivino presso il ristorante La Cantina di Sarna.
A quest'ultimo appuntamento dedicherò a breve un post specifico per presentare brevemente il progetto della Menzione Geografica Marzeno per la valorizzazione del Sangiovese di Romagna DOC.
Speriamo di incontrarvi in uno di questi momenti.

mercoledì 2 giugno 2010

NUOVO VINO, NASCE UAIT


Tra pochi giorni inizierà la commercializzazione del nostro bianco, "UAIT"...
Vino a base chardonnay, vinificato e affinato in acciaio. Nato quasi come un gioco, col tempo ci ha convinto sempre più, fino a deciderne l'imbottigliamento e la vendita.
Abbiamo deciso di dare un taglio giovane e "smart" alla bottiglia con un'etichetta semplice e pulita, e il tappo a vite in sostituzione del classico tappo in sughero.. una scelta ormai sposata da vari produttori esteri, che dovrebbe garantirci la massima integrità del vino.
Pochissime le bottiglie disponibili, aspettiamo il riscontro del pubblico.

martedì 2 marzo 2010

SANGIOVESE DI ROMAGNA DOC IN BAG IN BOX

Ebbene siamo arrivati anche a questo, come si legge in questa pagina del Corriere del Vino, il disciplinare di produzione del Sangiovese è stato modificato ed ora ane utorizza il confezionamento anche in bag in box.

"Modifica del disciplinare di produzione dei vini denominazione di
origine controllata «Sangiovese di Romagna».
Articolo unico

1. L'art. 8 del disciplinare di produzione della DOC «Sangiovese di
Romagna» e' integrato con l'aggiunta del seguente comma:
«E' consentito inoltre l'uso dei contenitori alternativi al vetro
costituiti da un otre in materiale plastico pluristrato di
polietilene e poliestere racchiuso in un involucro di cartone o di
altro materiale rigido non inferiore a due litri.»"
Fonte: www.corrieredelvino.it

Arriveremo anche al brik? sicuramente.....

venerdì 26 febbraio 2010

VINI AD ARTE 2010

Domenica e lunedì scorso si è svolta a Faenza, presso il MIC (Museo Internazionale delle Ceramiche) la 5° edizione di Vini ad Arte, manifestazione organizzata dal Convito di Romagna, che ha visto la participazione di tutte le aziende del Convito (Tre Monti, Ferrucci, Zerbina, Poderi Morini, Calonga, Drei Donà, San Patrignano) , di altre 18 aziende romagnole (tra cui noi) e di una qualificata rappresentativa di aziende della Franciacorta (Gatti, Majolini, Cavalleri, Uberti e Ferghettina).
La manifestazione si inserisce nello stesso periodo delle anteprime toscane (vedi Brunello, Chianti e Nobile) con la volontà di creare un'evento focalizzando l'attenzione sul Sangiovese di Romagna.
La giornata di domenica dedicata ai privati, ha visto una buona presenza di appassionati che ringraziamo per i vari attestati di stima che ci hanno riconosciuto.
La giornata del lunedì dedicata agli operatori del settore (ristoratori, enotecari, giornalisti, buyers) nonstante la concomitanza col MIA è stata affollata e proficua (speriamo).
Alcuni hanno avuto la possibilità di provare in assoluta anteprima alcuni nostri vini che usciranno solo a fine 2010.
Nella mattinata di lunedì si è svolto anche un convegno sul rapporto tra mercato e il Sangiovese di Romagna, che, come al solito, ha messo in evidenza la sua scarsa notorietà e diffusione in ambito nazionale e internazionale. Nonstante ciò se ne producono ben 14.000.000 di bottiglie (e si è parlato di 30.000.000 per il futuro!!!!!!!), e questo mi fa capire perche si trovi sugli scaffali di alcuni supermarcati a prezzi imbarazzanti.
Comunque, da martedì siamo tornati in campo per le operazioni di potatura che sono clamorosamente in ritardo, a causa di questo duro inverno....

venerdì 29 gennaio 2010

COME PASSARSI IL TEMPO




Visto che le condizioni meteo non permettono, anzi non consigliano, di continuare il lavoro di potatura, abbiamo deciso di approffitarne per degustare e valutare le vinificazioni 2009.
E diciamo che è stato piuttosto impegnativo, visto le numerose vinificazioni effettuate quest'anno.
Comunque, la possibilità di mantenere le varie vinificazioni separate il più a lungo possibile, ci dà tantissime informazioni sulle caratteristiche dei vini che provengono dalle varie "vigne" di Sangiovese, che anche se distanti poche centinaia di metri le une dalle altre, affrono vini con peculiarità diverse.

martedì 26 gennaio 2010

MA CHE FREDDO FA?


Questo inverno continua a farsi sentire con forza... le temperature faticano a superare i 0°C, ed oggi è tornata anche la neve... tutto questo si ripercuote sui lavori di potatura che sono un po' in ritardo... ma almeno la natura ci offre spettacoli suggestivi... come questi tralci ricoperti completamenti ricoperti di ghiaccio...
Aspetto giorni più miti per iniziare a mettere in pratica il metodo di "potatura soffice" affinato la scorsa settimana....

domenica 24 gennaio 2010

FORMAZIONE CONTINUA


Sono appena tornato da una bella tre giorni nel Chianti, dove ho partecipato con grande interesse ad un corso di potatura tenuto da Marco Simonit (vedi i Preparatori d'uva, Simonit & Sirch).

Il metodo mira a preservare la salute della vite, allungandone il ciclo di vita e la produttività.

Si tratta di potare sempre sul legno giovane con un approccio lento e mirato. Il primo vantaggio consiste nel prevenire le malattie del legno, che come una pandemia stanno compromettendo i vigneti. Inoltre viene recuperata una filosofia di gestione del vigneto, in parte abbandonata, che dava valore alle viti vecchie accrescendo la qualità delle rese.

Avevo già iniziato a mettere in pratica alcuni di questi concetti, ma sicuramente queste giornate sono state utili per chiarire alcuni concetti che non erano chiari,

Un altro passo avanti alla ricerca della massima qualità, nella consapevolezza che bisogna sempre mantenersi aggiornati.

Da sottolineare anche la bellezza dei paesaggi del Chianti e dell'ospitalità dell'azienda San Felice presso la cui sede si è tenuto il corso.